Stasera c’è nebbia fuori.
Tutto è irreale e inconsistente.
I contorni delle cose attorno a me sono fuori fuoco,
vien quasi voglia di toccarle con la punta delle dita
per sincerarsi della loro reale consistenza.
Stasera c’è nebbia, dentro me.
Guardo alle cose e alle persone della mia vita.
Il mio sguardo è incerto.
Stento nel riconoscere quello che mi circonda e a vedere lontano.
Ho bisogno di avere la certezza che tutto sia ancora dove l’avevo lasciato.
Tutto questo vuoto attorno,
queste figure sfumate
questa nebbia della mente,
rendono insicuro il mio passo.
Un po’ di sole, una raggera d’angelo,
|e poi la nebbia; e gli alberi, | e noi fatti d’aria al mattino.
(Salvatore Quasimodo, Acque e terre)
Alito dell’uomo la nebbia, respiro del paesaggio
gradita compagna per colui che imbacuccato vive
nei suoi pensieri,
nel tepore della sua anima
(Terenzio Formenti)
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Immergo i miei pensieri insieme ai vostri, e
a tentoni nel silenzio del mio respiro, sfioro
i miei dubbi per non cadere.
Buon pomeriggio
Gina
Ps
Incantevole la tua
” Nebbia”
Buon pomeriggio anche a te. Grazie delle belle parole.
Tornerò a rileggerti presto stanne certa.
A presto.
Qui in Umbria da giorni c’è un sole bellissimo!!! aria tersa e pungente, anche i pensieri sono più positivi, spero che anche dalle tue parti la nebbia si sia diradata!!!
Qui piove a dirotto da giorni… e i pensieri (miei) sono ancora un pò ingrigiti… spero nell’arrivo del sole. ciao. 🙂
Indubbiamente Quasimodo ed Hesse sono grandi, ma io ho trovato molto bella anche la tua poesia, e non è piaggeria. Bello questo accostamento di nebbia fuori e dentro, entrambe nascondono, l’una le cose e il paesaggio, l’altra le sensazioni, i rapporti; ma quanto più nascondono tanto più ci permetteranno di vederle nitidamente, perchè aguzzeremo di più la “vista”. 😉
Che belle poesie hai proposto!
Poeti diversi, unico tema, la nebbia. Io nonostante sia solare e ami vedere, conoscere e vivere en plein air vita e rapporti, ogni tanto non disdegno le atmosfere che la nebbia crea. E’ come se, malgrado cammino in mezzo agli altri, mi rendesse invisibile.
Scudo ovattato che crea distanza, intimità… condizione ideale per scivolare negli abissi dell’oceano interiore… in quei momenti ce n’è solo per me. Hai mai provato a piangere, a parlare da solo tra la nebbia? E’ bellissimo. 😉
non ho ancora provato… 😉 ma qui la nebbia non è mica così fitta nè così frequente… quindi…. 😀
però è un fenomeno molto affascinante… dona agli oggetti e alle persone come un aura particolare, quasi mistica.
beh, le poesie “vere”, autentiche, diciamo, sono solo 3.
il primo pezzo (prima di quasimodo)… sono io. 🙂
la mia non è propriamente una poesia, è più cha altro solo uno sfogo dell’anima, chiamiamolo così!
non mi permetterei mai di accostarmi a nomi come quasimodo ed hesse… 😉
Ciao sono Lucia, ho letto un commento ad un mio articolo al Denaro, ti ho risposto. Per curiosità ho visitato il tuo blog, ti faccio i complimenti! bello. Anche io da pochi giorni ne ho fatto uno, sarei contenta se facessi una visita. Ho mille difficoltà a gestirlo, ci sto provando, piano piano chissaà forse riuscirò a combinare qualcosa. Un saluto
Ho già dato un’occhiata e ho trovato un articolo molto interessante sul significato “distorto” delle parole in politica. molto bello. mi ha fatto riflettere.
Torna pure quando vuoi. 🙂